Cosa vedere a Verucchio
Arte, manufatti e segni di una storia iniziata 3000 anni fa. Rocca Malatestiana (XII – XVI sec.) Si trova sulla cima della... Leggi altro
Da sede della Civiltà Villanoviana a borgo tra i più belli d’Italia. Il borgo di Verucchio (Vrócc in dialetto romagnolo) è sorto in epoca Etrusca, tra il IX e il VI secolo a. C., prima età del ferro, quasi 3.000 anni fa; lo testimoniano numerosi rinvenimenti archeologici effettuati con gli scavi del 1893, che portarono alla luce le necropoli di Campo del Tesoro e Fondo Lavatoio del IX secolo a.C. e altri ritrovamenti recenti.
Si tratta di reperti e gioielli unici – raccolti nel Museo Civico Archeologico – di una bellezza straordinaria, che esprime lo stile evoluto e raffinato della popolazione del tempo, la cosiddetta Civiltà Villanoviana.
Dopo gli Etruschi, gli Umbri, i Romani e i Barbari, Verucchio – tradizionalmente indicato come “Culla dei Malatesta” – ha subito il dominio di questa famiglia (1295-1500), che ne fece un’importante roccaforte strategica arricchendola di opere di difesa, civili e religiose che hanno dato al luogo un’impronta marcatamente medioevale e che molto hanno contribuito allo sviluppo turistico del paese, annoverato fra “i borghi più belli d’Italia”.
Nella famosa Rocca Malatestiana nacque Malatesta da Verucchio detto il “Centenario”, citato da Dante nella Divina Commedia come “Mastin Vecchio“, capostipite della famiglia e padre di Giangiotto e Paolo, celebri per la storia d’amore e di morte con Francesca da Rimini.
Dopo i Malatesta, Verucchio fu dominato da altre numerose famiglie e fu possedimento dello Stato Pontificio.
Oggi il comune di Verucchio è abitato da 10.065 abitanti (verucchiesi), dei quali circa 1.100 risiedono nel borgo.